• blumannaro, caigo,voltaire
  • martedì 23 febbraio 2010

    Politica e Partecipazione

    Il '900 ha chiuso i battenti con una evidente accentuazione della tendenza in molti Paesi a concentrare le risorse, la ricchezza, nelle mani di sempre meno e comunque pochi privilegiati rispetto ad un considerevole aumento della Povertà ed alla crescita delle popolazioni costrette a vivere nel disagio e sempre piu' ai margini della Societa'.

    In molte Economie, non solo nei Paesi poveri ed arretrati, non si riconoscono Garanzie ai Lavoratori che spessissimo non hanno sicurezze, sono tenuti quasi costantemente in condizione di Precarieta' in un mondo dove i Capitali e le Multinazionali che li detengono, pur dando lavoro, sono gli unici a godere dei vantagggi derivanti dai processi di Globalizzazione in corso ormai gia' da quasi trent'anni.

    Ed ecco, fondamentale, l'intervento della Politica; i Governi che si alternano al Potere devono poter correggere le eventuali storture, adottando correttivi al vecchio o varando appunto nuove e differenti "Politiche" nei diversi settori dell'Economia e della Societa' in generale.

    La Politica quindi come insieme di "Scelte" da decidere ed adottare di volta in volta nelle diverse circostanze e per le diverse situazioni da affrontare nell'esistente contesto scocio-economico e temporale, nell'ottica sempre e comunque del bene comune e del Progresso per far accrescere il benessere della collettivita' in generale.

    Gandhi addirittura affermava che "in Democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla Politica" ed Aristotele definisce l'uomo come un "animale politico per natura" ed allo stesso filosofo greco risale forse la piu' antica definizione della Politica come Amminisrtazione della Citta' (Polis) per il bene del Popolo sovrano, di tutti i Cittadini coinvolti direttamente nella gestione della Cosa Pubblica.

    La Politica come arte di governare le Societa' regolamentando la vita stessa delle Comunita'; ed ancora la Politica così come concepita nei secoli dai tanti pensatori che se ne sono occupati, ciascuno da leggere secondo i condizionamenti del proprio tempo.

    La distinzione dell'Etica civile da quella statuale del Macchiavelli nel 1500 che tra l'altro intendeva dare alla Politica un'autonomia che il Clero dell'epoca non era disposto a concedere; quindi censurato dai suoi contemporanei come il britannico Thomas Hobbes che nel 1600 vedeva la migliore forma di governo nel Sovrano assoluto la cui funzione sarebbe derivata dalla volonta' pattuita tra uomini liberi non, secondo le credenze del tempo, dalla volonta' divina.

    Quindi il suo connazionale e contemporaneo, il filosofo John Locke, che pur riconoscendo al Sovrano l'attribuzione di tutti i poteri per risolvere la conflittualita' della Societa' indicava allo stesso il rispetto dei Diritti Fondamentali delle genti ivi compreso quello alla Proprieta' Privata .

    Poi nel 1700 il pensiero del Montesquieu che, tra l'altro, oltre a vedere nella distinzione dei Poteri il fondamento necessario per evitare la Tirannide, gia' allora, analizzando le varie forme di Governo, si occupava di corruzione ipotizzando la Monarchia Costituzionale quale forma migliore di Governo in quanto considerava i nobili meno corruttibili anche perche' vincolati al principio dell'onore.

    Nel 1800 Marx formulo' la Dottrina del Materialismo Storico in cui fondamentali diventano i rapporti economici in essere in una Nazione; l'Economia considerata alla base dell'Organizzazione Sociale contribuisce a determinarne i vari assetti anche culturali ed ideologici.

    Il 1900 infine e' un grande laboratorio dove vengono praticamente testate le piu' diverse Teorie Politiche con lo sviluppo verificatosi di assai differenti Sistemi di Gestione della Cosa Pubblica; assieme alle monarchie nei primissimi decenni del secolo si svilupparono le prime forme di Democrazia Borghese.

    L'affermarsi sempre piu' concreto dell'Ideologia Socialista che talvolta ha esasperato le posizioni ideologiche dei sistemi teorici portando alla nascita di molti Sistemi Autoritari ed Oppressivi poi dissolti nell'ultima parte del secolo.

    Fino alla fine della "Guerra Fredda" tra l'Occidente ed i Paesi dell'Est facenti capo all'ex URSS poi dissolta anch'essa e soprattutto all'abbatimento del muro di Berlino e la riunificazione delle due Germanie, divisione voluta nei nuovi assetti internazionali a seguito della fine della Seconda Guerra Mondiale.

    Frattanto a meta' del secolo vengono anche meno i Totalitarismi ed Autoritarismi di destra che erano scaturiti dal dissolvimento di alcune fragili Democrazie.

    Negli ultimi anni ormai superate le Ideologie, con il personalismo imperante di molti Leader di partito vecchi e nuovi, la Politica si sta tasformando con un sempre maggiore consenso richiesto alla Societa' civile a favore dell'uno o dell'altro programma presentato, in favore insomma delle cose da fare praticamente stabilendo una scala di priorita' secondo i bisogni appunto della Collettivita'.

    Una delle forme di intervento della Societa' civile nell'Azione Politica Istituzionale sia in ambito nazionale che regionale e locale viene individuata nel Referendum di Iniziativa Popolare a cui ormai ci si rifa' con sempre maggiore frequenza.

    Ma, in uno Stato Democratico come il nostro, i Cittadini, detentori in generale del "Potere" , esercitano il Diritto piu' importante tra quelli che detengono, il fondamento stesso di una Democrazia Avanzata, quello di eleggere i propri Rappresentanti nelle diverse Sedi Istituzionali.

    Ed e' questa la piu' alta e completa forma di Partecipazione del Popolo alla Vita Pubblica ed e' auspicabile che venga utilizzata sempre piu' ed in maniera sempre piu' consapevole da un sempre maggior numero di cittadini coinvolgendo in particolare i giovani da avvicinare formare e sensibilizzare in quell'ottica cominciando gia' da piccoli in ambito scolastico.

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